La passione per il genio

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Antonio Ceravolo è uno dei capocantieri di Casada. La sua specialità sono i cantieri del genio civile. Negli scorsi mesi è stato impegnato nel rifacimento di un sottopassaggio lungo la ferrovia a Sant’Antonino. “In 36 ore abbiamo tolto la piattabanda e posato quella nuova, riducendo al minimo l’interruzione della linea. Anche FFS ci ha fatto i complimenti”.

Nelle parole di Antonio si sente la passione per i lavori ben eseguiti, la soddisfazione che dà una buona organizzazione. Classe 1991, Ceravolo è in azienda dal 2017, e in questi anni è passato da muratore a caposquadra, fino a capocantiere, ottenendo i relativi diplomi. Un percorso comune a molti altri collaboratori di Casada che hanno potuto formarsi e crescere.

“Qui in Casada ho potuto crescere professionalmente - spiega Antonio -. Dal primo lavoro che ricordo, un bauletto della corrente elettrica a Iragna, fino a guidare grandi cantieri per le infrastrutture, è stato un percorso ricco di soddisfazioni”. Attualmente guida il cantiere a Gudo che vede una serie di interventi per rendere più sicura la viabilità ciclo-pedonale di accesso tra la cantonale e il ponte sul Ticino. “Quando sei un capocantiere diventa fondamentale sapere gestire la tempistica, se si ottimizzano i tempi grazie a una buona organizzazione e mantenendo l’armonia, si ottengono quelle economie che consentono di restare competitivi continuando a offrire alta qualità”.

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Il segreto di Casada?

“Lavoro da quando ho 15 anni - racconta il capocantiere -, perciò ho avuto altre esperienze prima di Casada, e quello che balza subito agli occhi lavorando qui è l’organizzazione. Inoltre si percepisce che la proprietà e la direzione ci tengono a tenere alti i propri valori, vogliono che si lavori bene ma anche perseguire il benessere degli operai”.

Antonio vive a Losone con la moglie Teresa e il piccolo Nicolas di un anno e mezzo. Di tempo per gli hobby ne resta poco. “Lo sport, calcio e boxe, l’ho abbandonato e con Nicolas per il momento anche la passione per i viaggi è un po’ da sacrificare. Ma senz’altro, appena crescerà ci rifaremo portando in giro anche lui”.