Il formatore di apprendisti

Quella del tecnico di cantiere è una figura cruciale in un’impresa di costruzioni, è lui a essere chiamato a prepararlo, a seguirne l’allestimento, a programmarlo, gestirlo e liquidarlo. Deve possedere competenze tecniche nell’edilizia, ma anche capacità di organizzazione e coordinamento e conoscenze contabili. “Avere dei validi capicantiere aiuta - spiega Casoli -, poi occorre sapersi anche relazionare con tutti gli altri professionisti coinvolti: architetti, direttori dei lavori…” Il primo cantiere in Casada? “Nel 2002 la via Iragna a Biasca” L’ultimo? “Ho seguito il progetto di rimozione delle barriere architettoniche nelle stazioni di Taverne e Maroggia”. Rispetto alle esperienze lavorative del passato qual è il valore aggiunto di lavorare in Casada? “L’essere un’impresa familiare. Questo conta molto perché significa che per la proprietà è importante lavorare al meglio perché è conosciuta sul territorio e vuole dimostrare i propri valori”.



Casoli è originario di Biasca, ma da oltre 20 anni, da quando ha trovato lavoro in Casada e sposato Simona vive a Malvaglia, e ormai si sente pienamente inserito nella cultura della Valle di Blenio. Il tempo libero Casoli lo dedica alla famiglia. È padre di 4 figli maschi: Elia, Enea, Nicolò e Alessio che hanno tra i 17 e i 12 anni. “Anni fa con mio padre curavo una vigna a Loderio, mi piace sciare e andare in montagna, però… Però con 4 figli il sabato e la domenica ormai li passo a portarli a seguire le loro passioni: dal tiro al calcio, passando dalla ginnastica artistica”, spiega Casoli, con un sorriso che racconta come anche per lui sia una passione, quella di vederli crescere sereni, impegnati e contenti.